Pacchetto sulla mobilità in Europa

agenda_urbana_europeaLa Commissione europea ha presentato lo scorso 31 maggio il pacchetto legislativo sulla mobilità in Europa: “L’Europa in movimento, un’agenda per una transizione socialmente equa verso una mobilità pulita, competitiva e interconnessa per tutti”.

Il pacchetto racchiude una prima serie di 8 iniziative legislative riguardanti il trasporto su strada che hanno l’obiettivo di:

  • rendere il traffico più sicuro;
  • incoraggiare l’adozione di sistemi di pedaggio più equi;
  • ridurre le emissioni di CO2,
  • ridurre l’inquinamento atmosferico
  • ridurre la congestione del traffico;
  • ridurre gli oneri burocratici per le imprese;
  • combattere il fenomeno del lavoro nero
  • garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati.

Tali iniziative saranno integrate nel corso dei prossimi 12 mesi da altre proposte, fra cui quelle relative alle norme sulle emissioni successive al 2020 per autovetture e furgoni e, per la prima volta, dei veicoli pesanti.

Nel documento, la Commissione ricorda che, dall’inizio della crisi economica mondiale, l’UE soffre di scarsi investimenti nelle infrastrutture, elemento che sta ostacolando la modernizzazione del sistema di mobilità dell’UE e sta rallentando la ripresa economica.

Il documento sottolinea infatti che il Fondo monetario internazionale stima che un aumento dell’1% della spesa per le infrastrutture convenzionali comporta una crescita dell’1,5% del prodotto interno lordo. Saranno pertanto necessari investimenti massicci per porre rimedio alle attuali carenze di manutenzione delle infrastrutture che si registrano nella maggior parte degli Stati membri. Inoltre, 740 miliardi di euro saranno necessari per completare i corridoi della rete centrale della rete transeuropea di trasporto entro il 2030.

In questo contesto, secondo la Commissione, i pedaggi fatti pagare agli utenti della strada possono fornire un contributo considerevole al finanziamento dell’infrastruttura. Sempre più Stati membri dell’UE stanno mettendo in atto varie forme di pedaggio stradale.

La Commissione ritiene che una tariffazione stradale basata sulla distanza (invece che sul tempo) rifletta meglio l’utilizzo, le emissioni e l’inquinamento effettivi e, pertanto, propone di adeguare il quadro normativo per il pedaggio stradale. Sarà sostenuta la transizione verso l’applicazione del principio “chi inquina paga” a tutti i veicoli. Sono infine previste l’inclusione dei costi esterni dell’inquinamento atmosferico nei pedaggi stradali e l’applicazione di tariffe differenziate, ponendo condizioni più favorevoli per i veicoli a zero emissioni.

Il comunicato stampa della FIEC evidenzia che, pur andando nella giusta direzione, il provvedimento rappresenta l’ennesima occasione persa per rendere obbligatoria la destinazione delle risorse dei pedaggi per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture.

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