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Decreto “Scuole innovative”: entro il 5 ottobre le manifestazioni di interesse degli enti proprietari per i 29,4 mln della Sicilia

scuola messinaL’ Assessorato Regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale ha emanato, in data 15/09/2015, il DDG n. 16422, nel quale sono fissate le modalità per l’acquisizione, da parte della Regione Sicilia, delle manifestazioni di interesse previste dall’art. 1, comma 153 L. 107/2015 e dal relativo Decreto attuativo emesso dal Miur, denominato “Scuole Innovative”.

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate dagli Enti Locali della Regione Siciliana relativamente ad un’area nella piena disponibilità dell’ente e urbanisticamente consona all’edificazione, libera da vincoli, contenziosi in essere e quanto altro possa risultare motivo di impedimento o di ostacolo all’edificazione, anche tenendo conto di eventuale contestuale dismissione di immobili in locazione passiva.
Le manifestazioni di interesse possono riguardare le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e di secondo grado.
Ciascuno degli Enti locali della Regione potrà presentare una sola manifestazione di interesse, con la individuazione di un’area nella quale si prevede di realizzare la scuola innovativa, e che può ricomprendere più edifici scolastici.
La manifestazione di interesse deve riguardare esclusivamente la realizzazione di nuove scuole innovative, anche attraverso la demolizione di edifici esistenti, non oggetto di finanziamenti pubblici.

Il Decreto fissa alle ore 24 del 5 ottobre 2015 il termine per la presentazione dell’istanza e della documentazione prevista.

In allegato, sono disponibili il Decreto Ministeriale, l’avviso pubblico dell’Assessorato Regionale e il modulo della manifestazione d’interesse.

Avviso per manifestazione d’interesse – Scuole Innovitative

Avviso pubblico 6422 Scuole Innovative

D.D.G. 16422 Scuole innovative

Decreto_Ministeeriale_MIUR_Scuole_Innovative

De Albertis : meno tasse sulla casa e incentivi per la rigenerazione urbana

de-albertis-258In un intervento sul Corriere della Sera il presidente dell’Ance, Claudio De Albertis, sottolinea il ruolo centrale di una revisione delle imposte sulla casa per lo sviluppo del settore e la ripresa economica del Paese. Fondamentale, inoltre, secondo il presidente dell’Ance, sarebbe il varo di incentivi fiscali ad hoc per favorire la rigenerazione urbana e la sostituzione edilizia

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Abi-Ance:positivo tagliare le tasse sugli immobili ma servono incentivi all’efficienza energetica

parlamento italia 1Piena coincidenza di vedute sul ruolo fondamentale dell’edilizia per la ripresa del Paese e sulla importante funzione svolta, anche in questo ambito, dal mondo bancario. E’ quanto emerso oggi dall’incontro tra i presidenti di Abi, Antonio Patuelli, e di Ance, Claudio De Albertis, nel corso del quale le due Associazioni, oltre al pieno sostegno al progetto del Governo di ridurre la tassazione sugli immobili, hanno concordato sull’esigenza di introdurre specifici incentivi all’acquisto di immobili ad elevata efficienza energetica

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Aree industriali dismesse, le proposte Ance per la riqualificazione

parlamento italia 1Nel corso di un’audizione presso la commissione Industria del Senato sul ddl che prevede misure per favorire la riconversione delle aree industriali dismesse, l’Ance ha presentato alcune proposte sulle procedure per il recupero e la pianificazione urbanistica, sulle zonizzazioni delle aree da bonificare e sulle misure fiscali per la promozione dei progetti di riqualificazione.

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Via alle domande per l’accesso ai fondi Kyoto per efficienza energetica scuole

scuola messinaIl Ministero dell’Ambiente ha comunicato l’avvio dei termini per l’accesso ai finanziamenti a tasso agevolato disciplinati dal decreto ministeriale 14 aprile 2015, a beneficio dei soggetti pubblici proprietari degli edifici scolastici (compresi asili nido, Università e Istituti di alta formazione artistica), ovvero dei fondi immobiliari chiusi nel cui patrimonio confluiscono immobili di proprietà pubblica destinati all’istruzione scolastica, per interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza degli stessi edifici.

L’importo complessivo dei finanziamenti ammonta a 350 milioni di euro, di cui 250 milioni riservati ai progetti di investimento presentati dai soggetti pubblici proprietari di immobili pubblici destinati all’istruzione scolastica, o che comunque li hanno in uso a titolo gratuito o oneroso, e i restanti 100 milioni destinati ai progetti presentati da fondi immobiliari chiusi nel cui patrimonio confluiscono immobili di proprietà pubblica destinati all’istruzione scolastica.

Come previsto dal decreto, le istanze sono valutate sulla base dell’ordine cronologico di invio, e il termine ultimo di presentazione delle domande scade alle ore 17 del prossimo 23 settembre. L’ammissione al finanziamento agevolato avverrà fino al raggiungimento dei suddetti limiti di spesa.

Le richieste di ammissione, redatte sulla base del modulo di domanda di cui agli schemi allegati al decreto 14 aprile 2015, devono essere inviate, a pena di irricevibilità, al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione per il Clima e l’Energia ed in copia alla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) S.p.A., ai seguenti indirizzi di posta elettronica certificata (PEC):

fondokyoto@pec.minambiente.it
cdpspa@pec.cassaddpp.it

Eventuali informazioni possono essere richieste via email, all’indirizzo infofondokyoto@minambiente.it, ovvero telefonicamente ai numeri: 06 5722 8169; 06 5722 8242.

Si ricorda che gli interventi ammissibili ai finanziamenti devono rispettare i seguenti requisiti:

a) i progetti relativi a interventi di incremento dell’efficienza energetica e degli usi finali dell’energia dovranno conseguire un miglioramento del parametro dell’efficienza energetica dell’edificio oggetto di intervento di almeno due classi in un periodo massimo di tre anni dalla data di inizio dei lavori di riqualificazione energetica;

b) i progetti di intervento dovranno rispettare i requisiti tecnici minimi e i costi unitari massimi di cui al decreto 28 dicembre 2012 (Conto Termico: si veda a proposito la nota di approfondimento Ance dell’8 gennaio 2013 e il Decreto 28/12/2012 allegati);

c) i progetti di intervento, qualora reso necessario dalle condizioni degli edifici, dovranno prevedere l’adeguamento alle norme sulla sicurezza dei luoghi e degli impianti nonché alle norme in materia di prevenzione antisismica;

d) i progetti di intervento dovranno altresì assicurare la bonifica o messa in sicurezza delle parti di immobile o sue pertinenze contaminate da amianto.

Le opere di cui alle suddette lettere c) e d), qualora strettamente funzionali e comunque non prevalenti, potranno essere finanziate nel limite dell’importo massimo finanziabile previsto per singolo edificio, ovvero:

• 1 milione di euro (durata massima del finanziamento 20 anni)per gli interventi relativi alla sostituzione dei soli impianti, incluse le opere necessarie alla loro installazione e posa in opera, comprensivi della progettazione e certificazione energetica ex ante ed ex post;
• 2 milioni di euro (durata massima del finanziamento 20 anni) per gli interventi di riqualificazione energetica dell’edificio inclusi gli impianti e l’involucro comprese le opere necessarie alla installazione e posa in opera, oltre alla progettazione e certificazione energetica ex ante ed ex post.
Inoltre, sono anche ammessi interventi che riguardano esclusivamente l’analisi, il monitoraggio, l’audit e la diagnosi energetica, per un importo massimo per singolo edificio pari a 30 mila euro (durata massima del finanziamento 10 anni).

I finanziamenti agevolati, concessi a valere sulle risorse del Fondo rotativo Kyoto, assumono la forma di prestiti di scopo, a rate semestrali, costanti (metodo francese), posticipate, con applicazione di un tasso di interesse annuo pari allo 0,25%. Da questo punto di vista, è opportuno evidenziare che la contrazione dei prestiti avviene al di fuori dei limiti di indebitamento previsti dal Patto di stabilità interno (i pagamenti effettuati a seguito degli interventi, invece, rientrano a pieno titolo nel conteggio dei pagamenti considerati ai fini del rispetto del Patto).

I finanziamenti sono cumulabili con altre forme di incentivazione previste dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale nei limiti dalle stesse previsti e in ogni caso non possono superare cumulativamente il 50% del valore del progetto.

Si sottolinea che l’istanza di accesso a finanziamento deve essere corredata, tra gli altri documenti, di diagnosi energetica degli immobili e di certificazione energetica del plesso prima dell’intervento proposto, a pena di inammissibilità della domanda.

I soggetti beneficiari, in relazione a ciascuno degli edifici destinatari degli investimenti, sono tenuti a comunicare al Ministero dell’ambiente e a CDP S.p.A. per mezzo PEC, ai già riportati indirizzi di posta elettronica, entro 180 giorni dalla data di firma del contratto di finanziamento agevolato, l’avvenuto inizio dei lavori; lavori che dovranno terminare entro e non oltre i successivi 36 mesi a decorrere dalla data di perfezionamento del contratto di finanziamento agevolato. Per giustificati motivi può essere concessa una proroga del predetto termine fino ad un massimo di 18 mesi dalla data di scadenza.

I finanziamenti agevolati di cui alla presente nota si iscrivono nel più ampio contesto delle misure volute dal Governo per il finanziamento e la realizzazione di interventi di riqualificazione del patrimonio scolastico.

Tali misure, per un totale di risorse disponibili pari a circa 4,3 miliardi di euro, sono state illustrate in un seminario organizzato dall’Ance lo scorso 17 giugno (vedi la documentazione allegata) finalizzato ad offrire un quadro complessivo delle opportunità di finanziamento per interventi di edilizia scolastica.

Decreto MINAMBIENTE 14-04-2015

Decreto MINAMBIENTE 14-04-2015-ALLEGATO

DECRETO MINAMBIENTE 14-04-2015 COMUNICATO AVVIO SPORTELLO

ANCE-Seminario edilizia scolastica 17-06-2015

Nota approfondimento Ance + Decreto 28 dicembre 2012

Edilizia scolastica, al via il programma nazionale da 3,7 miliardi

spagnaApprovata dal ministero dell’Istruzione, in attuazione del cosiddetto decreto “Mutui”, la programmazione unica nazionale di edilizia scolastica, che ha previsto per il triennio 2015-2017 la realizzazione di 6.250 interventi per una spesa complessiva di 3,7 miliardi. I primi 1.300 interventi, verranno finanziati con 905 milioni di mutui stipulati dalle Regioni (altro…)

Centrali di committenza,no dell’Anac alla gestione del Consorzio Asmel

CANTONEIl consorzio Asmez e la società consortile Asmel non hanno i requisiti previsti dal Codice dei contratti per svolgere il ruolo di soggetti aggregatori degli appalti degli enti locali. Lo ha deciso l’Autorità nazionale anticorruzione che, anche a seguito di un esposto presentato dall’Ance, ha dichiarato che i due organismi non sono legittimati ad espletare attività di intermediazione negli acquisiti pubblici

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