Lavori Pubblici Sicilia

Approvata all’Ars la norma che cambia il metodo di aggiudicazione in Sicilia

arsIl disegno di legge collegato alla Finanziaria è legge. Dopo quattro settimane di esame in aula la legge ha visto la luce con l’ok ad alcune norme chiave come quella sul centro direzionale della Regione siciliana, quella che cambia le procedure per l’aggiudicazione nelle gare al minor ribasso e la norma che sblocca la spesa congelata proprio durante la Finanziaria mentre si aspettava l’accordo fra lo Stato la Regione su come spalmare una parte del disavanzo regionale.

Di particolare interesse per il settore dell’edilizia siciliana l’approvazione dell’articolo 5 del collegato, che contiene un metodo di aggiudicazione nelle gare per lavori di importo pari o inferiore alla soglia comunitaria. La nuova norma, che entrerà in vigore dal 30/09/2019, è stata molto sollecitata dall’Ance a livello regionale, ed ha l’obiettivo di eliminare ogni meccanismo di prevedibilità e limitare i ribassi eccessivi consentiti dalla legge nazionale.

In allegato, il testo approvato ieri in Aula

art 5 collegato metodo aggiudicazione

Protezione civile: in vigore il nuovo codice

Protezione-civileDal 6 febbraio u.s. è in vigore il nuovo codice della Protezione Civile, contenuto nel decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018.
Il decreto in questione è frutto dell’attuazione della delega conferita al Governo con la legge n. 30 del 2017, “per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile, mediante l’adozione, entro nove mesi, uno o più decreti legislativi di ricognizione, riordino, coordinamento, modifica e integrazione delle disposizioni legislative vigenti che disciplinano il Servizio nazionale della protezione civile e le relative funzioni, in base ai princìpi di leale collaborazione e di sussidiarietà e nel rispetto dei princìpi e delle norme della Costituzione e dell’ordinamento dell’Unione europea”.

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Emanate le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni

ministero-delle-infrastrutture-e-dei-trasportiÈ stato pubblicato sul Supplemento Ordinario n° 8 alla Gazzetta Ufficiale n° 42 del 20 febbraio 2018 il decreto del Ministro delle infrastrutture del 17 gennaio 2018 “Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni”.

Le nuove norme tecniche, che vanno ad aggiornare quelle del 14 gennaio 2008, entrano in vigore il 22 marzo prossimo, 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, con alcune eccezioni previste dalle disposizioni transitorie di cui all’art. 2 del decreto stesso.

È previsto, infatti, che per le opere pubbliche o di pubblica utilità in corso di esecuzione, si possono continuare ad applicare le norme previgenti fino al termine lavori ed al collaudo statico degli stessi, nel caso di contratti pubblici di lavori già affidati, nonché per i progetti definitivi o esecutivi già affidati prima dell’entrata in vigore delle nuove Norme tecniche delle costruzioni.

Per le opere private, si possono continuare ad applicare le norme previgenti fino all’ultimazione dei lavori ed al collaudo statico degli stessi, nel caso di opere strutturali in corso di esecuzione o per le quali sia già stato depositato il progetto esecutivo prima dell’entrata in vigore delle nuove NTC.

Le principali novità contenute nell’aggiornamento delle NTC

L’ottica di rivisitazione è stata improntata a chiarire alcune parti delle norme del 2008, ad aggiornare i riferimenti alle più recenti edizioni delle norme Uni/En, a dare una maggiore integrazione con la normativa comunitaria e con gli Eurocodici che costituiscono lo standard europeo per la progettazione delle strutture, a fornire maggiori indicazioni, in termini di verifiche progettuali da svolgere, per gli elementi secondari e per quelli non strutturali, a puntare ad aumentare la sicurezza delle costruzioni esistenti.

Proprio su tale aspetto, al capitolo 8, le nuove NTC introducono una importante novità soprattutto sul tema del “miglioramento sismico” degli edifici esistenti, prevedendo per questi edifici dei livelli di sicurezza più bassi rispetto a quelli dei nuovi edifici, accettando un miglioramento che arrivi almeno al 60% del valore di sicurezza che compete ad un nuovo edificio, nel caso costruzioni di Classe d’uso III ad uso scolastico e di Classe d’uso IV (Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti). Per Classi d’uso II e III (ad esclusione delle scuole di cui sopra), gli interventi di miglioramento dovranno comunque conseguire un valore di sicurezza almeno pari al 10% di quello previsto per le nuove costruzioni.

Anche nel caso di interventi di “adeguamento sismico” le nuove NTC apportano novità prevedendo, per alcune situazioni, che il coefficiente di sicurezza da conseguire post intervento non sia pari a quello che avrebbe una nuova costruzione ma che raggiunga almeno l’80% di tale valore.

Le novità apportate alla normativa sono importanti. In pratica c’è stato un cambio di impostazione rispetto alle precedenti norme, accettando che per le costruzioni esistenti su cui si interviene si possano richiedere livelli di sicurezza minori di quelli richiesti alle nuove costruzioni.

Anche il Capitolo 11, Materiali e prodotti per uso strutturale, presenta importanti novità legate agli aggiornamenti dei riferimenti in merito alla marcatura CE dei prodotti da costruzione in base al Regolamento UE n. 305/2011.

Per quanto riguarda il calcestruzzo, è stata aggiunta la parte relativa al calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) per la realizzazione di elementi strutturali.

Dopo l’emanazione del decreto, si attendono altri due documenti tecnici necessari ad una corretta e completa applicazione della normativa: la circolare applicativa con le Istruzioni sulle NTC 2018 e le Appendici nazionali agli Eurocodici 2018.

A fronte di un quadro normativo così aggiornato, risulta indispensabile aggiornare la parte regolamentare contenuta nel DPR 380 del 2001, non più in linea con le necessità di velocizzazione e di certezza dei tempi di autorizzazione per le costruzioni in zona sismica.

Decreto norme tecniche costruzioni 17-01-2018

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White List: basta la domanda di iscrizione per sottoscrivere i contratti pubblici

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Una circolare del ministero dell’Interno affronta e risolve, nella direzione auspicata dall’Ance, il problema dei ritardi nell’iscrizione alle white list e il conseguente blocco dell’operatività delle imprese. La soluzione individuata dal ministero prevede che le imprese risultino iscritte nelle liste prefettizie nel momento stesso della domanda di iscrizione, che diventerà operativa allo scadere dei 30 giorni del silenzio-assenso.

 

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Pubblicato sulla GURI il decreto milleproroghe. Torna vigente la LR 14/2015. Lo conferma una circolare del Dipartimento Regionale Tecnico

lavoro-cantiere-costruzioni-casa-edilizia-edileE’ stata pubblicata sulla GURI del 26/02/2016 Serie Generale n.47 la legge 25/02/2016 n. 21 (il cd decreto milleproroghe). In conseguenza del dfferimento del termine di vigenza dell’articolo 253 comma 20 bis del Decreto Legislativo 163/2006 dal 31/12/2015 al 31/07/2016, tornano applicabili in Sicilia, fino al 31/07/2016, le disposizioni contenute nella LR 14/2015.

Una conferma di questo principio è contenuta nella circolare prot. n. 38006/DRT del 1 marzo 2016, disponibile in allegato, unitamente al testo della L. 21/2016

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Pubblicate sulla Gurs 8/2016 le linee guida sulle varianti in corso nella Regione Sicilia

dissesto idrogeologicoIl Dipartimento regionale tecnico dell’Assessorato delle Infrastrutture e mobilità ha emesso la circolare dell’ 01/02/2016 pubblicata nella GURS n. 8 del 19 febbraio 2016, in cui vengono definite le linee guida derivanti dall’applicazione della Legge regionale 12 luglio 2011, n. 12  e dell’ art. 132 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 con i chiarimenti interpretativi e le modalità procedurali per le varianti in corso d’opera nella Regione Sicilia. L’obiettivo è quello di consentire al responsabile unico del procedimento (RUP) di poter valutare la piena legittimità di una variante propostagli dal direttore dei lavori, attraverso la procedura definita dal Dipartimento tecnico per il vaglio della documentazione inerente la variante, anche in relazione alle attività di vigilanza spettanti agli uffici dello stesso Dipartimento.

L’attività istruttoria del Dipartimento parte da una check list riportata analiticamente dalla circolare e viene esplicitata con i seguenti 4 casi-tipo:

- le varianti in aumento senza limite di spesa (perizia di variante c.d. suppletiva);

- le varianti non varianti;

- le varianti per migliorare la qualità e la funzionalità dell’opera;

- le varianti in diminuzione.

Altri chiarimenti vengono forniti sul quadro di raffronto, sul responsabile del procedimento nella introduzione delle varianti, sul raffronto con la previgente normativa, sui lavori riguardanti i beni culturali e sui lavori complementari.

In allegato, il testo completo della circolare

varianti in corso d’opera gurs 8-2016

Cessazione effetti L.R. n.14/2015 e reviviscenza art.19 c.6 L.R. n.12/2011

immagine stradaE’ stata emanata il 29 gennaio 2015  dall’Assessorato Reg.le Infrastrutture la Circolare prot. n. 16008/DRT  la quale chiarisce la cessazione dei termini di applicazione al 31/12/2015 della legge regionale 10 luglio 2015 n.14 e la conseguente reviviscenza dell’art.19 comma 6 della legge regionale 12 luglio 2011n.12. che così recita:

“6. Per gli appalti di lavori, servizi e forniture che non abbiano carattere transfrontaliero, nel caso in cui il criterio di aggiudicazione sia quello del prezzo più basso, la stazione appaltante può prevedere nel bando che si applichi il criterio dell’esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi dell’art. 86 D.lgs. n. 163/’06: In tal caso non si applica l’art. 87 c. 1 D.lgs. n. 163/’06. La facoltà di esclusione automatica non è comunque esercitabile quando il numero delle offerte ammesse sia inferiore a 10; in tal caso si applica l’art. 86 c. 3 D.lgs. n. 163/’06”.
Conseguentemente, nella Circolare in esame, si rileva che nel caso di appalto d’importo inferiore alla soglia comunitaria (attualmente pari a € 5.225.000) che non rivesta carattere transfrontaliero, qualora il criterio di aggiudicazione scelto sia quello del “prezzo più basso”, gli enti appaltanti potranno prevedere nel bando di gara l’applicazione del criterio dell’esclusione automatica delle offerte che presentino una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia, secondo la sopracitata disposizione del comma 6 art. 19 L.R. n. 12/2011.

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Prodotti lapidei, primo sì del CDM all’abolizione del reverse charge

alluvione_MelaApprovato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri uno schema di decreto legislativo che prevede l’eliminazione del “reverse charge” nelle cessioni di materiali e prodotti lapidei provenienti da cave e miniere, che verrebbero così ricondotte al regime ordinario di applicazione dell’Iva. Dopo l’esame delle Camere lo schema di decreto tornerà nuovamente in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.

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Ddl di stabilità 2016, il quadro delle misure fiscali per l’edilizia

palazzi_1Proroga per il 2016 delle agevolazioni per recupero edilizio, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici, esclusione della Tasi per la “prima casa” e riduzione dell’aliquota Tasi all’1 per mille per il “magazzino” delle imprese edili. Queste le principali misure d’interesse per il settore delle costruzioni, fortemente volute dall’Ance, contenute nel ddl di Stabilità 2016, che inizia in questi giorni il suo iter al Senato.

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