Autore archivio: Davide Mangiapane

Verso una strategia digitale inclusiva per il settore delle costruzioni

slide convegno bim ueSi è svolto il 22 febbraio, nel quadro dell’iniziativa “EU Industry Day 2018” il seminario sulla digitalizzazione del settore delle costruzioni dal titolo “Construction – towards an inclusive digital strategy”.

L’evento ha visto la partecipazione della Commissione europea e della filiera del settore delle costruzioni, tra cui la FIEC. Secondo lo studio McKinsey “Reinventing Construction: a Route to higher Productivity”, il settore delle costruzioni presenta uno dei più alti gap di produttività tra i settori industriali.

La Commissione Europea, che ha lanciato l’iniziativa sulla digitalizzazione dell’industria europea, ritiene non più prorogabile un intervento per colmare tale gap.

Secondo la Commissione, la digitalizzazione del settore delle costruzioni porterebbe infatti ad un aumento della produttività del 50-60% rispetto ai livelli attuali.

Il settore delle costruzioni è, inoltre, ritenuto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di molte politiche europee, quali la lotta al cambiamento climatico, l’economia circolare, l’efficienza energetica, la gestione efficiente delle risorse naturali. Il costo di costruzione e la qualità dei lavori hanno un impatto importante sulla qualità della vita dei cittadini.

La digitalizzazione del settore, tramite il BIM (Building information modelling), e le altre tecnologie, quali la robotica, i droni, la realtà aumentata, la stampa in 3D, le immagini via satellite, l’Internet of things, i materiali smart, comportano un nuovo modello di organizzazione e di business. Un impulso all’utilizzo delle nuove tecnologie può essere dato dagli appalti pubblici e la Commissione stimolerà molto gli Stati membri in questo senso.

La Commissione sta anche lavorando a uno studio con delle raccomandazioni per supportare la digitalizzazione delle PMI e alla standardizzazione del BIM in Europa. Il 26 luglio sarà, inoltre, lanciato un bando con un budget di 1 milione di euro per la definizione dell’architettura di riferimento di una piattaforma digitale europea per il settore delle costruzioni che dovrebbe, nella futura programmazione finanziaria dell’Ue, beneficiare di maggiori risorse finanziare per la sua realizzazione. La Commissione europea ha invitato i partner industriali presenti a costituire un partenariato per la partecipazione al bando. La Commissione attribuisce una grande importanza alla costituzione di piattaforme digitali, fondamentali per raggruppare tutte le esperienze nazionali a livello europeo, e per costituire “porte d’accesso a mercati sfaccettati che generano valore consentendo le interazioni tra diversi gruppi di soggetti economici”.

Per questo continuerà a supportare la collaborazione degli stakeholder del settore. In questo senso, la FIEC e gli attori della filiera hanno diffuso un comunicato stampa ( CECE_PR_22-02-2018_Digital_Construction_Seminar ) per sottolineare che sono pronti a raccogliere la sfida del digitale.

Guida Ue per la corretta gestione delle procedure di gara negli appalti pubblici

cover guidance_public_procurement_2018_enIl 13 febbraio scorso, la Commissione europea ha pubblicato una guida per aiutare le amministrazioni nazionali, regionali e locali che gestiscono e/o utilizzano i fondi strutturali e di investimento europei nella gestione delle procedure legate agli appalti pubblici.

La gestione trasparente degli appalti finanziati con fondi UE fa parte delle priorità della Commissione europea, al fine di evitare errori nelle procedure d’appalto e tutelare quindi il corretto uso delle risorse europee.

Al momento la guida è disponibile solo in inglese, ma ne è prevista la traduzione in tutte le lingue ufficiali dell’Unione entro il mese di aprile 2018.

Il documento affronta tutte le fasi della procedura: dalla preparazione e dalla pubblicazione dei bandi alla selezione dei partecipanti, all’aggiudicazione e all’esecuzione del contratto.

Per ogni fase, sono riportati suggerimenti per evitare gli errori più comuni, le buone pratiche e anche delle tabelle sulle condizioni da rispettare per la redazione dei documenti di gara e per il controllo della correttezza degli appalti.

La guida riveste un’importanza per l’Italia che risulta il secondo Paese beneficiario della politica di coesione nel periodo di programmazione 2014-2020.

Tabelle manodopera edile Messina 01-2018

foto operai 2A seguito dell’Accordo nazionale tra le parti sociali dell’edilizia, siglato lo scorso 31/01/2018, la nostra provincia è stata inclusa tra quelle in cui il contributo FNAPE, riscosso tramite la Cassa Edile e versato al Fondo nazionale per l’Anzianità Professionale Edile, è stato portato dal 3% al 2,50%, con effetto retroattivo dal mese di ottobre 2017.

Pertanto, l’allegata tabella dei costi della manodopera edile, elaborata ai fini statistici dalla nostra Associazione Territoriale, riporta tale riduzione dal mese di ottobre 2017.

Ricordiamo che l’articolo 23, comma 16, del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 stabilisce che, per i contratti relativi a lavori, servizi e forniture, il costo del lavoro è determinato annualmente, in apposite tabelle, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla base dei valori economici definiti dalla contrattazione collettiva nazionale tra le organizzazioni sindacali e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali.

Si rileva che il costo del lavoro determinato ai sensi del decreto medesimo è suscettibile di oscillazioni in relazione a benefici (contributivi, fiscali o di altra natura) di cui l’impresa usufruisce ai sensi delle disposizioni vigenti e ad oneri derivanti da interventi relativi a infrastrutture, attrezzature, macchinari e altre misure connesse all’attuazione delle previsioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni.

L’ultimo decreto ministeriale, pubblicato il 3 aprile 2017, riporta il costo del lavoro rilevato a maggio 2016.

I nostri uffici sono a disposizione per ulteriori chiarimenti in caso di necessità di utilizzo delle tabelle ministeriali da parte delle imprese.

costi manodopera edile messina 01-2018

Avviso 3.1.1.3 – Investimenti per le imprese. Definiti i termini per le prenotazioni

logo po fesr 2014-2020E’ disponibile sul portale agevolazioni della Regione Sicilia (http://portaleagevolazioni.regione.sicilia.it/sigadipWebPublic/selezioneBandoController.htm) tutta la documentazione relativa all’Avviso 3.1.1_3 - “Aiuti alle imprese esistenti. Procedura valutativa a sportello, Regolamento n.1407/2013 “De Minimis”.

L’avviso, prevede le modalità per l’ottenimento di un’agevolazione finalizzata alla realizzazione di progetti di investimento  in “de minimis” per le imprese esistenti attraverso incentivi diretti finalizzati all’acquisizione di attivi materiali e immateriali.

Le prenotazioni delle domande, pena l’inammissibilità, dovranno essere effettuate avvalendosi del Portale delle agevolazioni reso disponibile all’indirizzo: http://portaleagevolazioni.regione.sicilia.it  esclusivamente a partire dalle ore 14.00 del 27/03/2018 fino alle ore 13.59.59 del 06/04/2018, secondo quanto stabilito dal DDG 249/3S del 22/02/2018. La prenotazione darà luogo al rilascio di un ticket che consentirà di presentare l’istanza.

L’investimento dovrà essere realizzato e localizzato nel territorio regionale siciliano.

La dotazione finanziaria è pari a euro 30.000.000,00.

Gli investimenti potranno essere finalizzati a: ridurre gli impatti ambientali, supportare l’adozione delle tecnologie chiave abilitanti nei processi produttivi coerentemente con la Strategia Regionale dell’Innovazione per la Specializzazione Intelligente; ampliare la gamma di prodotti e servizi offerti focalizzandosi su quelli meno esposti alla concorrenza internazionale; adottare nuovi modelli di produzione o modelli imprenditoriali innovativi; orientare la produzione verso segmenti di più alta qualità; adottare nuovi modelli organizzativi, di gestione e controllo, ad esempio quelli previsti dal decreto legislativo n. 231/2001; attivare relazioni stabili con altre aziende; migliorare i tempi di risposta e di soddisfacimento delle esigenze dei clienti; migliorare la sicurezza delle imprese.

Possono presentare domanda le PMI (le Micro e Piccole Imprese devono essere costituite da almeno 5 anni o se costituite da meno di 5 anni devono avere distribuito utili), in forma singola o associata in RTI/ATS/Consorzio/Rete di imprese, esercitanti un’attività identificata come prevalente, rientrante in uno dei seguenti codici ATECO ISTAT 2007:

B- Estrazione di minerali da cave e miniere;

C-Attività manifatturiere;

D- Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;

E-Fornitura di acqua, reti fognarie, gestione dei rifiuti e risanamento;

F-Costruzioni;

G-Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli;

H-Trasporto e magazzinaggio;

I-Attività dei servizi di alloggio e ristorazione;

J-Servizi di informazione e comunicazione;

M-Attività professionali, scientifiche e tecniche;

N-Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;

Q-Sanità e assistenza sociale;

R-Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;

S-Altre attività di servizi, con esclusione dei codici 94 e 96.09.03

In caso di imprese associate, sono richiesti anche i codici ATECO delle singole imprese che aderiscono. Le Reti – soggetto d’imprese e i Consorzi applicano la disciplina di impresa e, pertanto, devono essere già costituiti al momento della presentazione della domanda.

Il richiedente deve possedere, alla data di presentazione della domanda, i requisiti indicati al punto 2.2 dell’avviso tra cui la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare.

Il costo totale ammissibile del progetto non deve essere inferiore a 30.000 euro e superiore a 250.000 euro.

Gli aiuti sono concessi nella forma di contributi in conto capitale fino a una misura massima pari al 75% della spesa ritenuta ammissibile.

Il contributo non è cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari, per le stesse spese ammissibili.

I progetti dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data del decreto di approvazione della convenzione.

Le spese ammissibili a contributo sono le seguenti: opere edili di ristrutturazione su edifici già esistenti nella misura massima del 40% del progetto ammesso, impianti, macchinari, attrezzature, software, servizi e-commerce, servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione (tali servizi non sono continuativi o periodici ed esulano dai costi di esercizio ordinari d’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale e la pubblicità).

Documento Ance sul rischio idrogeologico

dissesto idrogeologicoAnce Sicilia ha elaborato un documento sul piano nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico partendo dall’analisi della situazione attuale, elencando i finanziamenti provenienti da fonti nazionali e comunitarie (Patto per la Sicilia e PO FESR 2014-2020) e, monitorando il livello di spesa, la pianificazione e programmazione, emerge un esame delle problematiche riscontrate, con le relative proposte per la loro risoluzione.

In allegato, il documento di Ance Sicilia

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Detrazioni per lavori condominiali: entro il 28 febbraio la comunicazioni degli amministratori.

bonus-ristrutturazione-casaIn scadenza al 28 febbraio prossimo il termine per la trasmissione, da parte degli amministratori di condominio, dei dati inerenti gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica effettuati su parti comuni condominiali, per le spese sostenute nel 2017.
Tale comunicazione va fatta in attuazione degli obblighi previsti dal DM 1° dicembre 2016. A tal proposito, l’Amministrazione finanziaria con il  Provvedimento n.30383 del 6 febbraio 2018 ha fissato le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati relativi alla suddetta comunicazione.
Si ricorda che, il Decreto del MEF sopra citato, all’art. 2, ha previsto l’obbligo di trasmissione all’Agenzia delle Entrate, da parte degli amministratori di condominio, di una comunicazione contenente i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dal condominio, con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e riqualificazione energetica su parti comuni condominiali, nonché l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare tali spazi.
Tale comunicazione, necessaria ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, deve essere inviata entro il 28 febbraio di ciascun anno e deve indicare le quote di spesa imputate ad ogni singolo condomino.
Il recente Provvedimento del 6 febbraio 2018 ha fissato le specifiche tecniche relative alle modalità di compilazione della comunicazione (da effettuarsi tramite il servizio telematico Entratel o Fisconline[1]), introducendo alcune novità rispetto allo scorso anno[2].
In merito alla tipologia delle comunicazioni, (negli Allegati al Provvedimento), viene precisato, tra l’altro, che vi sono tre tipologie di invii:
  • comunicazione ordinaria: con cui si inviano i dati richiesti dall’amministrazione finanziaria, relativi al periodo di riferimento indicato;
  • comunicazione sostitutiva: con cui si sostituisce completamente una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente inviata e acquisita con esito positivo dal sistema. A tal proposito l’Agenzia ricorda che con questo tipo di comunicazione viene effettuata una sostituzione integrale dei dati precedentemente comunicati;
  • annullamento: con cui si annulla una comunicazione ordinaria o sostitutiva precedentemente trasmessa.
Per quanto riguarda la compilazione della comunicazione contenente i dati relativi agli interventi su parti comuni del condominio, viene precisato che le spese riportate in dichiarazione,e che si riferiscono all’unità immobiliare, includono anche quelle sostenute per le pertinenze. In tal caso nella comunicazione non vanno riportati i dati identificativi delle pertinenze.
A proposito della cessione del credito da “Ecobonus e Sismabonus condomini”[3], la comunicazione di quest’anno prevede due sezioni dedicate alle ipotesi in cui, nel corso del 2017, uno o più condomini abbiano ceduto il credito corrispondente alla detrazione d’imposta. In queste sezioni andranno indicati i dati del cessionario (nome, cognome o denominazione e codice fiscale del cessionario) l’importo del credito ceduto e l’accettazione del credito ceduto.
Si ricorda, inoltre, che il mancato invio di tali comunicazioni da parte dell’amministratore[4] rende inefficace la cessione del credito.


[1] Gli enti possono avvalersi anche degli intermediari abilitati (D.P.R. n. 322/1998, articolo 3, commi 2-bis e 3).
[2] Cfr. Ance “Detrazioni fiscali per lavori condominiali – Il Provvedimento dell’AdE” – circolare ance 06-02-2017 detrazioni lavori condominiali
[3] Cfr. Ance “Sismabonus e Ecobonus – Guida operativa alla cessione del credito” – Guida operativa cessione credito ecobonus e sismabonus luglio 2017.
[4] Cfr. I Provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate n. 108572 dell’8 giugno 2017 per il “Sismabonus condomini” ed il n. 165110 del 28 agosto 2017 per l’ “Ecobonus condomini”. Sul punto, anche ANCE “Sismabonus e Ecobonus – Provvedimenti AdE sulla cessione del credito d’imposta” – circolare ance 09-06-2017 cessione credito imposta ID N. 28911 e “Ecobonus condomini – Le nuove regole della cessione del credito” – circolare ance 29-08-2017 regole cessione credito imposta.

Protezione civile: in vigore il nuovo codice

Protezione-civileDal 6 febbraio u.s. è in vigore il nuovo codice della Protezione Civile, contenuto nel decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018.
Il decreto in questione è frutto dell’attuazione della delega conferita al Governo con la legge n. 30 del 2017, “per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile, mediante l’adozione, entro nove mesi, uno o più decreti legislativi di ricognizione, riordino, coordinamento, modifica e integrazione delle disposizioni legislative vigenti che disciplinano il Servizio nazionale della protezione civile e le relative funzioni, in base ai princìpi di leale collaborazione e di sussidiarietà e nel rispetto dei princìpi e delle norme della Costituzione e dell’ordinamento dell’Unione europea”.

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Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni – Febbraio 2018

copertina Osservatorio congiunturale Ance febbraio 2018Il 2017 è stato per le costruzioni un anno di grande delusione, nel quale erano state riposte molte aspettative sul tanto atteso cambio di segno per il settore, dopo una lunga e profonda crisi. Il risultato è stato di un ulteriore lieve calo dei livelli produttivi (-0,1%), con una perdita complessiva dall’inizio della crisi del 36,5%.
Su tale dinamica incide, in modo preponderante, il dato ancora fortemente negativo delle opere pubbliche, comparto che invece avrebbe dovuto trainare la ripresa degli investimenti in costruzioni, date le importati misure di rilancio per le infrastrutture previste dal Governo già nella Legge di Bilancio del 2017.
Queste misure, tuttavia, non hanno decisamente prodotto gli effetti sperati, a causa dell’incapacità di tradurre in cantieri le risorse disponibili e per l’inefficienza nelle procedure di spesa da parte della Pubblica Amministrazione.
Il 2018 potrebbe davvero rappresentare l’anno di svolta per il settore delle costruzioni. La previsione Ance è di un aumento degli investimenti in costruzioni del 2,4% su base annua.
Questo nuovo trend sarà guidato dal prolungamento della crescita del comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo, dall’importante e atteso cambio di segno nelle opere pubbliche – dopo oltre un decennio di forti cali – e dall’auspicato recupero dei livelli produttivi nella nuova edilizia abitativa.
A ciò si aggiunga il consolidarsi della ripresa del comparto non residenziale privato.
In allegato sono disponibili, la versione integrale dell’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni, la Nota di sintesi, le slides di presentazione e la scheda stampa

Emanate le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni

ministero-delle-infrastrutture-e-dei-trasportiÈ stato pubblicato sul Supplemento Ordinario n° 8 alla Gazzetta Ufficiale n° 42 del 20 febbraio 2018 il decreto del Ministro delle infrastrutture del 17 gennaio 2018 “Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni”.

Le nuove norme tecniche, che vanno ad aggiornare quelle del 14 gennaio 2008, entrano in vigore il 22 marzo prossimo, 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, con alcune eccezioni previste dalle disposizioni transitorie di cui all’art. 2 del decreto stesso.

È previsto, infatti, che per le opere pubbliche o di pubblica utilità in corso di esecuzione, si possono continuare ad applicare le norme previgenti fino al termine lavori ed al collaudo statico degli stessi, nel caso di contratti pubblici di lavori già affidati, nonché per i progetti definitivi o esecutivi già affidati prima dell’entrata in vigore delle nuove Norme tecniche delle costruzioni.

Per le opere private, si possono continuare ad applicare le norme previgenti fino all’ultimazione dei lavori ed al collaudo statico degli stessi, nel caso di opere strutturali in corso di esecuzione o per le quali sia già stato depositato il progetto esecutivo prima dell’entrata in vigore delle nuove NTC.

Le principali novità contenute nell’aggiornamento delle NTC

L’ottica di rivisitazione è stata improntata a chiarire alcune parti delle norme del 2008, ad aggiornare i riferimenti alle più recenti edizioni delle norme Uni/En, a dare una maggiore integrazione con la normativa comunitaria e con gli Eurocodici che costituiscono lo standard europeo per la progettazione delle strutture, a fornire maggiori indicazioni, in termini di verifiche progettuali da svolgere, per gli elementi secondari e per quelli non strutturali, a puntare ad aumentare la sicurezza delle costruzioni esistenti.

Proprio su tale aspetto, al capitolo 8, le nuove NTC introducono una importante novità soprattutto sul tema del “miglioramento sismico” degli edifici esistenti, prevedendo per questi edifici dei livelli di sicurezza più bassi rispetto a quelli dei nuovi edifici, accettando un miglioramento che arrivi almeno al 60% del valore di sicurezza che compete ad un nuovo edificio, nel caso costruzioni di Classe d’uso III ad uso scolastico e di Classe d’uso IV (Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti). Per Classi d’uso II e III (ad esclusione delle scuole di cui sopra), gli interventi di miglioramento dovranno comunque conseguire un valore di sicurezza almeno pari al 10% di quello previsto per le nuove costruzioni.

Anche nel caso di interventi di “adeguamento sismico” le nuove NTC apportano novità prevedendo, per alcune situazioni, che il coefficiente di sicurezza da conseguire post intervento non sia pari a quello che avrebbe una nuova costruzione ma che raggiunga almeno l’80% di tale valore.

Le novità apportate alla normativa sono importanti. In pratica c’è stato un cambio di impostazione rispetto alle precedenti norme, accettando che per le costruzioni esistenti su cui si interviene si possano richiedere livelli di sicurezza minori di quelli richiesti alle nuove costruzioni.

Anche il Capitolo 11, Materiali e prodotti per uso strutturale, presenta importanti novità legate agli aggiornamenti dei riferimenti in merito alla marcatura CE dei prodotti da costruzione in base al Regolamento UE n. 305/2011.

Per quanto riguarda il calcestruzzo, è stata aggiunta la parte relativa al calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) per la realizzazione di elementi strutturali.

Dopo l’emanazione del decreto, si attendono altri due documenti tecnici necessari ad una corretta e completa applicazione della normativa: la circolare applicativa con le Istruzioni sulle NTC 2018 e le Appendici nazionali agli Eurocodici 2018.

A fronte di un quadro normativo così aggiornato, risulta indispensabile aggiornare la parte regolamentare contenuta nel DPR 380 del 2001, non più in linea con le necessità di velocizzazione e di certezza dei tempi di autorizzazione per le costruzioni in zona sismica.

Decreto norme tecniche costruzioni 17-01-2018

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Rapporto UE sulla finanza sostenibile

copertina-sustainable-finance-final-report_enL’High-Level Expert Group sulla finanza sostenibile ha presentato, il 31 gennaio scorso, una serie di raccomandazioni per la creazione di un sistema finanziario che supporti gli investimenti sostenibili.

Il rapporto propone di chiarire cosa è un investimento sostenibile; chiarire i doveri degli investitori per il raggiungimento di un sistema finanziario più sostenibile; migliorare la trasparenza delle istituzioni finanziarie e delle imprese sul modo in cui la sostenibilità è presa in considerazione nei loro processi decisionali; promuovere un marchio UE per identificare i fondi di investimento verdi; includere la sostenibilità nel mandato delle Autorità europee di supervisione delle istituzioni finanziarie; uno standard europeo per i green bond.

Il rapporto dell’High-Level Expert Group sulla finanza sostenibile costituirà la base per il Piano d’azione della Commissione sulla finanza sostenibile, che sarà presentato nelle prossime settimane.

Il rapporto e il Piano d’azione saranno discussi in una conferenza che avrà luogo il 22 marzo a Bruxelles.